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Acidità dei tessuti e infiammazione

Da molti anni si parla dei miracolosi benefici della così detta dieta alcalina. Questo tipo di dieta prevede il consumo di cibi ad effetto alcalinizzante sul nostro organismo, evitando accuratamente alimenti acidificanti. Uno dei primi sostenitori dell’importanza del pH nei processi fisiologici e nello sviluppo di patologie cellulari degenerative, in particolare dei tumori, è stato il premio Nobel per la medicina Dr. Otto Heinrich Warburg.

Il livello di acidità viene espresso da un indice denominato pH. Un pH uguale a 0 è completamente acido, un pH pari a 14 è del tutto alcalino o basico, mentre un pH 7 viene definito come pH neutro. Nel nostro corpo, abbiamo differenti livelli fisiologici di pH. Ad esempio all’interno dello stomaco, il pH è estremamente acido, circa 1,35-3,5, per meglio digerire i cibi. Il sangue è invece leggermente alcalino, con un pH che varia tra 7,35 e 7,45. Il pH del sangue arterioso è di circa 7,4, mentre quello del sangue venoso e dei liquidi interstiziali è di 7,35. La regolazione del pH extracellulare è indispensabile, in quanto il corpo non può sopravvivere con valori di pH inferiori a 6,8 o superiori a 8,0 . All’interno delle cellule il pH si aggira tra 6,0 e 7,4, con una media di circa 7,0 . Quando una cellula è danneggiata dalla mancanza di perfusione sanguigna o nel caso di un metabolismo accelerato, il pH intracellulare si acidifica compromettendo le funzioni cellulari (1).

Il nostro organismo è una macchina che produce costantemente acidi, a partire dal metabolismo cellulare fino a quello batterico (2). Il metabolismo del glucosio, dei trigliceridi e delle nucleoproteine, rilascia molecole acide come gli ioni idrogeno (H+) ed il diossido di carbonio (CO2). Anche il metabolismo batterico di alimenti male assorbiti come: carboidrati, proteine e grassi, risulta nella produzione di acidi (2). Il nostro corpo riesce a gestire in maniera molto efficace l’equilibrio del pH. Davanti ad un eccesso di acidi l’organismo utilizza come prima difesa le molecole extracellulari di bicarbonato. Successivamente interviene con l’aumento della respirazione per abbassare i livelli di CO2. Un altro meccanismo per tamponare il pH, prevede l’utilizzo delle proteine intracellulari e delle molecole di fosfato organico provenienti dal tessuto osseo. Come ultima misura per ridurre l’acidità, i reni combinano le molecole di ammoniaca (NH3) con gli ioni idrogeno creando ammonio (NH4), il quale viene eliminato tramite l’ urina.


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