lombare

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Le cinque vertebre lombari, sono le ossa più resistenti di tutto il rachide. I dischi ed i corpi vertebrali lombari sono più larghi e spessi, di modo da poter supportare il tronco e permettere il sollevamento dei pesi. La colonna lombare ha una notevole mobilità nei movimenti di flessione ed in maniera minore, nell’estensione, rotazione e flessione laterale.

In condizioni normali, solo il 18% dei carichi compressivi è supportato dalle faccette articolari lombari, la cui funzione principale è quella di limitare la rotazione e lo scivolamento in avanti delle vertebre. Il resto delle forze compressive è assorbito dai dischi lombari. La pressione all’interno dei dischi lombari varia a seconda delle postura e dei carichi sollevati. La pressione intradiscale si aggira intorno ai 20 kg in posizione sdraiata ed aumenta progressivamente stando in piedi, in posizione seduta ed in particolare nel piegamento in avanti.


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La postura neutra

è la posizione in cui il corpo ha maggiore stabilità ed è più efficiente nei movimenti. Nella postura neutra le articolazioni sono in perfetto allineamento biomeccanico e le curvature fisiologiche della colonna vertebrale sono preservate. La postura neutra è anche la posizione di riposo delle articolazioni, nella quale la tensione e pressione su nervi, tendini e legamenti è minima. Nella postura neutra i muscoli hanno una lunghezza di riposo ovvero non sono né contratti né allungati. Un muscolo in postura neutra è in grado di sviluppare maggiore forza con un minore dispendio energetico. Adottare una postura neutra durante le attività quotidiane ed in particolar modo negli esercizi, aiuta a prevenire stress inutili ed eventuali traumi sulla colonna vertebrale. La maniera più facile per individuare la propria postura neutra, è quella di portare il corpo a delle posizioni estreme da utilizzare come riferimento per la ricerca del nostro asse. Seguite scrupolosamente i seguenti passi ripetendo questa sequenza ogni giorno per almeno 2 settimane prima d’ iniziare con altri esercizi.


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La postura a letto

Tutti noi trascorriamo circa un terzo della nostra vita dormendo. Per questa ragione le posture che adottiamo nel letto, così come il tipo di materasso e di cuscino che utilizziamo, sono fondamentali per la salute della nostra schiena. Materassi sbagliati e posture non corrette, influiscono negativamente non solo sulla colonna vertebrale, ma anche sulla qualità del nostro sonno.Nelle persone che già soffrono di mal di schiena, le cattive posizioni nel letto possono senza dubbio aggravare i dolori ed interrompere il sonno.

La pressione sulle articolazioni della colonna vertebrale varia a seconda della posizione in cui siamo sdraiati. Le posture più corrette da adottare a letto, sono quella supina, ovvero sdraiati sulla schiena, e quella laterale. La posizione prona, ovvero sdraiati sulla pancia, è quella più dannosa per la schiena in quanto provoca una sollecitazione eccessiva del tratto lombare e costringe il collo ad una rotazione forzata.


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Il concetto di Core Stability e di Core Training

Da molti anni gli esperti della riabilitazione ricercano i meccanismi alla base della stabilità della colonna vertebrale. Da questi studi è nato il concetto di Core Stability, da “core” nucleo e “stability” stabilità.

Il Core è il nucleo centrale del nostro corpo ed è costituito dalle strutture del tronco. La stabilità del Core è garantita da un continuo lavoro sinergico della muscolatura posturale chiamato “co-contrazione”. La stabilità della spina dorsale e di tutte le sue articolazioni, è fondamentale per resistere ai traumi e per limitare i danni provocati da sforzi e movimenti ripetitivi.

I muscoli che contribuiscono maggiormente alla core stability sono: il retto dell’addome, i muscoli obliqui, il trasverso, gli erettori spinali, i multifidi, il gran dorsale, il quadrato dei lombi, il diaframma e la muscolatura pelvica. La funzione principale di questi muscoli non è tanto quella di generare forza, ma di agire come una molla rigida che accumula e trasferisce le forze generate dai muscoli delle spalle e delle anche.Per rinforzare la muscolatura stabilizzatrice è necessario un allenamento specifico il cosiddetto Core Training.


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