La Carenza di Magnesio
La Carenza di Magnesio
Il Magnesio, simbolo chimico Mg, subito dopo il potassio è lo ione più abbondante del nostro organismo a livello intracellulare. Circa il 50% del magnesio totale del corpo è contenuto nei tessuti molli, mentre l’altra metà fa parte del tessuto osseo. Solo l’ 1% di tutto il magnesio è presente nel sangue. Il magnesio è indispensabile per il funzionamento cellulare, si è calcolato infatti che questo minerale è un cofattore in più di 300 reazioni enzimatiche che riguardano la produzione di energia, la sintesi proteica e quella di acidi nucleici (1).
La carenza di magnesio può manifestarsi con svariati sintomi che possono interessare il sistema nervoso, quello scheletrico, l’apparato digerente o il sistema cardiovascolare. A livello neurologico alcune delle prime manifestazioni di carenza di magnesio possono essere: uno stato di depressione, la mancanza di memoria ed una scarsa concentrazione (2). Un deficit grave di magnesio può essere una concausa importante in diverse malattie, tra cui: l’ osteoporosi, l’ epilessia, le vertigini, l’ atassia, la psicosi, l’ aritmia cardiaca, l’ ischemia, l’ ipertensione arteriosa e l’ aterosclerosi (3).
Le principali fonti alimentari di magnesio sono: le verdure, il pesce, la carne, i cereali e la frutta secca. Il magnesio proveniente dai vegetali è più assorbibile di quello di pesce e carne, in quanto questi cibi contengono fosfati e proteine che interferiscono con l’ assorbimento di questo ione (2). L’assimilazione del magnesio è anche diminuita nelle patologie che ostacolano le funzioni intestinali come: il morbo di Crohn, la colite ulcerosa e la celiachia (4). Il fabbisogno di magnesio è più elevato nelle malattie che provocano un’eliminazione eccessiva di questo ione come: il diabete, i disturbi renali, l’ ipercalcemia, l’ ipertiroidismo, l’ eccesso di aldosterone, lo stress e l’ alcolismo (4). La carenza di magnesio provocata dallo stress mentale, genera a sua volta un aumento della risposta allo stress causando un circolo vizioso. Inoltre, alte concentrazioni di neurotrasmettitori dello stress come adrenalina e noradrenalina ed ormoni come il cortisolo, riducono l’assorbimento intestinale di magnesio (5).
A livello cardiovascolare, un deficit di magnesio può promuovere la formazione di fattori aggreganti delle piastrine come i trombossani A2. Per questa ragione, la carenza di magnesio è stata associata negli studi epidemiologici all’ aterosclerosi e all’ infarto del miocardio (6).
Negli atleti l’integrazione nutrizionale con magnesio, ha dimostrato di poter migliorare la resistenza allo sforzo, ridurre il fabbisogno di ossigeno, diminuire la frequenza cardiaca e di migliorare la funzione aerobica (7). Probabilmente i benefici del magnesio documentati negli sportivi, sono soprattutto attribuibili alla correzione di un latente stato carenziale, più che al dosaggio più elevato rispetto al fabbisogno giornaliero.
Una delle patologie su cui il magnesio agisce con maggiore efficacia, è l’ osteoporosi. In questa malattia, gran parte della comunità medica e dei pazienti, è convinta che sia necessario integrare la dieta con il calcio, onde prevenire la perdita di densità ossea. In realtà, considerato che l’apporto medio di magnesio derivante dalla dieta è generalmente basso (8), introdurre troppo calcio nell’organismo può ridurre ulteriormente l’assorbimento di questo ione. Idealmente il rapporto tra calcio e magnesio dovrebbe essere di circa 2 a 1. Supplementare quindi la dieta con 1.000 mg di calcio al giorno, come raccomandato da alcuni medici, può provocare uno scompenso del rapporto calcio/magnesio anche dell’ ordine di 4 a 1 (7). In uno studio Israeliano su donne osteoporotiche post menopausa, si è osservato che supplementare la dieta per 2 anni consecutivi con dosi giornaliere di magnesio, può non solo arrestare la perdita di densità ossea, ma addirittura contribuire ad un recupero di osso trabecolare fino all’8%.
L’idrossido di magnesio, una forma inorganica del minerale, è inoltre utilizzato molto efficacemente come anti acido per la dispepsia dello stomaco e come lassativo nei problemi di stipsi intestinale (9).
Come integratore nutrizionale, le forme più assorbibili di magnesio sono quelle organiche come: il magnesio citrato, il malato di magnesio ed il magnesio fumarato (10).
L’integrazione con magnesio è generalmente ben tollerata nella maggior parte degli individui fino a dosaggi giornalieri di circa 1.000 mg (11). In Russia, la dose di magnesio raccomandata per le donne raggiunge anche i 1250 mg al giorno (12). Solo in rari casi, l’ eccesso di magnesio può dar luogo a sintomi come nausea, vomito ed ipotensione (8).
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