Gli Acidi Grassi Omega-3 ed Omega-6
Gli Acidi Grassi Omega-3 ed Omega-6
Un apporto non bilanciato di acidi grassi è alla base di uno stato metabolico pro-infiammatorio. Gli omega-3 ed omega-6 sono detti acidi grassi essenziali in quanto, pur essendo indispensabili per la nostra salute, non possono essere prodotti dal nostro organismo e devono essere necessariamente assunti con l’alimentazione.
Un eccesso di acidi grassi omega-6, come l’acido linoleico e l’acido arachidonico, associato ad una carenza di omega-3, è un fattore causale in molte patologie. Gli omega-6 sono acidi grassi pro-infiammatori, in quanto vengono trasformati in molecole come le prostaglandine E-2, il leucotriene B-4 ed il trombossano A-2. Nel popolo eschimese, la cui dieta è elevata in omega-3 e bassa in omega-6, esiste una bassa prevalenza di malattie degenerative, molto diffuse invece nei paesi occidentali. Gli eschimesi non soffrono di problemi cardiovascolari, diabete, appendicite, diverticolite, tumori, colite ulcerosa, calcolosi biliare, psoriasi, sclerosi multipla ed artrite reumatoide (1)(2).
La dieta tradizionale eschimese, al contrario di quella occidentale, ha un apporto equilibrato di acidi grassi che contribuisce a prevenire le patologie degenerative. Attualmente, l’utilizzo crescente di olii vegetali, carni animali e cibi ricchi in omega-6, è uno dei maggiori responsabili dell’incremento dei casi di cancro, artrite reumatoide, malattie autoimmuni, e di tutte le patologie caratterizzate da un’aumentata produzione di citochine pro-infiammatorie (3)(4).
Durante l’evoluzione la dieta umana, è sempre stata caratterizzata da un equilibrio tra omega-6 ed omega-3 in un rapporto di circa 1 a 1 (5). Negli ultimi decenni, i cambiamenti alimentari hanno causato una notevole diminuzione dell’apporto di acidi grassi anti-infiammatori. Si stima infatti che nella dieta occidentale, la quantità di omega-3 presente nei cibi sia inferiore ad un decimo rispetto a quella di omega-6.
Le nostre membrane cellulari sono composte da un doppio strato di fosfolipidi. In queste membrane sono incorporati gli acidi grassi provenienti dal cibo, per cui se una dieta è composta prevalentemente da omega-6 pro-infiammatori, l’eccesso di acido arachidonico diventerà parte integrante delle membrane cellulari predisponendo ai processi infiammatori.
L’acido arachidonico deriva direttamente dal consumo di alimenti animali come carne, pollo, uova e da alcuni olii vegetali e semi ricchi in acido linoleico, un suo precursore.
Gli omega-3 sono invece contenuti nei vegetali a foglia verde, sotto forma di acido linolenico, e nel pesce, nella forma di acidi grassi EPA (eicosapentanoic acid) e DHA (docosahexaenoic acid). Questi acidi grassi hanno un effetto protettivo sul sistema cardiovascolare ed hanno dimostrato la loro efficacia in patologie come l’artrite reumatoide, il cancro e le infezioni.
In un adeguato apporto alimentare, gli omega-3 sostituiscono gli omega-6 pro-infiammatori nelle membrane di tutte le cellule, a partire dai globuli rossi, fino agli epatociti ed ai neuroni. Gli omega-3 oltre ad avere un effetto anti infiammatorio, modulano la produzione delle prostaglandine, abbassano i livelli di trigliceridi e colesterolo e grazie alle loro proprietà anticoagulanti prevengono le trombosi (6).
Gli omega-3 offrono notevoli benefici nel trattamento di numerose patologie tra cui: ipercolesterolemia, malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, artrite reumatoide, Lupus, osteoporosi, depressione, disturbi bipolari, schizofrenia, sindrome da deficit dell’attenzione, demenza senile, malattie dermatologiche, sindrome dell’intestino irritabile, asma , degenerazione maculare e nei tumori, in particolare quello del colon, del seno e della postata (7).
Al giorno d’oggi molte persone soffrono di uno stato infiammatorio provocato da una cattiva alimentazione. I numeri di questo fenomeno sono allarmanti, basti pensare all’ utilizzo spropositato di farmaci anti infiammatori per il trattamento dei dolori muscolo articolari, nevralgie, osteoartrite, etc. Tuttavia i farmaci anti infiammatori non steroidei, comunemente chiamati FANS, oltre ad essere estremamente dannosi per la salute, non possono correggere le cause di patologie che derivano da una dieta sbilanciata e pro-infiammatoria.
In conclusione come dimostrato dalla scienza, l’ integrazione nutrizionale con gli omega-3 è una delle scelte più importanti che possiamo fare per il benessere del nostro organismo.
- Sinclair H. The relative importance of essential fatty acids of the linoleic and linolenic families: studies with an Eskimo diet. Prog Lipid Res. 1981;20:897-899.
- Calder PC. Dietary fatty acids and the immune system. Nutr Rev. 1998;(II):S70-S83.
- Rudin D. The dominant diseases of modernized societies as omega-3 fatty essential fatty acid deficiency syndrome: substrate beriberi. Med Hypoth. 1982;8:17-47.
- Fernandes G, Venkatraman J. Role of omega-3 fatty acids in health and disease. Nutr Res. 1993;13(suppl 1):S19-S45.
- Simopoulos AP. Omega-3 fatty acids in health and disease and in growth and development. Am J Clin Nutr. 1991;54:438-463.
- Calder PC. n-3 polyunsaturated fatty acids and cytokine production in health and disease. Ann Nutr Metab. 1997;41:203-234.
- University of Maryland Medical Center. Omega-3 fatty acids [online] available at: http://www.umm.edu/altmed/articles/omega-3-000316.htm [accessed 21 November 2012]